Bronchenolo Tosse Influenza Raffreddore 10buste
Bronchenolo tosse influenza raffreddore 10buste
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- Minisan del prodotto: 040751036
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DENOMINAZIONE
BRONCHENOLO TOSSE, INFLUENZA E RAFFREDDORE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaco analgesico antipiretico 8paracetamolo), espettorante (guaifenesina) e decongestionante nasale (fenilefrina).
...
PRINCIPI ATTIVI:
Ogni bustina contiene:
Paracetamolo 500 mg
Guaifenesina 200 mg
Fenilefrina cloridrato 10mg
ECCIPIENTI
Saccarosio, acido citrico (E330), acido tartarico (E334), sodio ciclamato (E952), sodio citrato (E331), acesulfame potassio (E950), aspartame (E951), aroma di mentolo in polvere, aroma di limone, aroma di succo di limone, giallo chinolina (E104).
INDICAZIONI
Per il sollievo a breve termine dei sintomi del raffreddore e dellinfluenza inclusi dolori, cefalea, naso chiuso
e mal di gola, brividi e febbre, e per il sollievo della tosse bronchiale.
POSOLOGIA
Adulti, anziani e bambini di età pari o superiore ai 12 anni:
Una bustina ogni quattro ore in base alle necessità. Non superare 4 bustine (4 dosi) nellarco di 24 ore.
Non somministrare a bambini di età inferiore ai 12 anni.
Cercare assistenza medica se i sintomi persistono per più di 5 giorni.
MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Per uso orale dopo aver disciolto il contenuto della bustina in una tazza standard di acqua calda ma non bollente (250 ml). Far freddare l'acqua fino a raggiungere una temperatura che ne consenta il consumo. Bere tutta la soluzione entro 1 ora e mezza.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Non prenda Bronchenolo Tosse, Influenza e Raffreddore se:
-ha mostrato ipersensibilità al paracetamolo, alla guaifenesina, alla fenilefrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli
eccipienti sopra elencati.
-è incinta o sta allattando
-ha problemi al fegato o ai reni, inclusa malattia epatica alcolica
-ha una condizione cardiaca grave o un disturbo cardiovascolare o problemi del sangue come lanemia (basso numero di globuli rossi)
-ha la pressione sanguigna elevata (ipertensione)
-ha una tiroide iperattiva
-ha il diabete
-soffre di feocromocitoma
-soffre di glaucoma, incluso glaucoma ad angolo stretto
-ha difficoltà al passaggio dell'urina
-sta prendendo medicinali antidepressivi chiamati inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO) o li ha presi negli ultimi 14 giorni come fenelzina e isocarboxazide
-sta prendendo antidepressivi triciclici
-sta prendendo farmaci betabloccanti
-sta prendendo altri prodotti contenenti paracetamolo
-sta prendendo altri farmaci decongestionanti o stimolanti (ad es. efedrina, anfetamine e xilometazolina)
-sta prendendo farmaci per la tosse chiamati sedativi della tosse.
AVVERTENZE
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in pazienti con danno renale grave o compromissione epatica. I rischi del sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcoolica non cirrotica.
Non somministrare contemporaneamente preparazioni contenenti agenti simpaticomimetici per vie di somministrazione differenti, cioè per via orale e
topica (preparazioni nasali, auricolari e oftalmiche). I prodotti contenenti agenti simpaticomimetici devono essere utilizzati con grande cautela in pazienti affetti da angina.
Nei pazienti affetti dalle seguenti condizioni occorre il consiglio del medico prima di assumere questo
prodotto:
-Ipertrofia prostatica (i pazienti possono sviluppare un'aumentata difficoltà nella minzione)
-Vasculopatia occlusiva ad es. fenomeno di Raynaud
-Cardiovasculopatia
-Miastenia gravis
-Gravi patologie gastrointestinali
I pazienti affetti da tosse cronica o asma devono consultare il medico prima di assumere questo prodotto.
Non assumere con un medicinale sedativo della tosse.
I pazienti devono interrompere l'uso di questo medicinale e consultare un operatore sanitario se la tosse dura più di 5 giorni o ritorna, o è accompagnata da febbre, eruzione cutanea o cefalea persistente.
L'uso concomitante con alcool deve essere evitato.
Questo medicinale non deve essere usato da pazienti che assumono altri simpatico mimetici (quali decongestionanti, soppressori dellappetito e psicostimolanti di tipo anfetaminico).
Contiene SACCAROSIO. I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di
glucosio-galattosio o carenza di saccarosio-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Contiene ASPARTAME (E951), una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso per i pazienti affetti da fenilchetonuria.
Questo medicinale contiene 129 mg di SODIO per dose. Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono
una dieta per il controllo del sodio.
L'uso concomitante di altri medicinali contenenti paracetamolo deve essere evitato. Se i sintomi persistono,
consultare il medico.
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INTERAZIONI
PARACETAMOLO
La velocità di assorbimento di paracetamolo può essere aumentata da metoclopramide o domperidone e
lassorbimento può essere ridotto dalla colestiramina.
Leffetto anticoagulante di warfarin e altre cumarine può essere aumentato dalluso regolare e prolungato di
paracetamolo con un aumento del rischio di sanguinamento, anche se dosi occasionali non hanno avuto
effetti significativi. Lepato-tossicità del paracetamolo può essere potenziata di un eccessivo consumo di
alcol.
I medicinali che inducono gli enzimi epatici microsomiali, quali alcool, barbiturici, inibitori della
monoammina ossidasi e antidepressivi triciclici possono aumentare la tossicità epatica di paracetamolo, in
particolare dopo il sovradosaggio. Controindicato nei pazienti in trattamento con inibitori della monoammina
ossidasi o che hanno interrotto la terapia da meno di 2 settimane a causa del rischio di crisi ipertensiva.
L'uso regolare di paracetamolo riduce probabilmente il metabolismo di zidovudina (aumentato rischio di
neutropenia).
I salicilati/aspirina possono prolungare leliminazione t1/2 di paracetamolo.
Sono state riferite interazioni farmacologiche che hanno coinvolto il paracetamolo con numerosi altri
medicinali, la cui rilevanza clinica è ritenuta improbabile nelluso acuto al regime di dosaggio proposto.
Il trattamento concomitante con paracetamolo e FANS aumenta il rischio di disfunzione renale.
Il paracetamolo può influenzare i test per lacido urico fosfotungstato e i test per la glicemia.
GUAIFENESINA
Se si procede alla raccolta delle urine entro 24 ore dalla somministrazione del prodotto, un metabolita può
causare interferenze di colore nelle determinazioni di laboratorio dellacido 5 idrossiindolacetico (5-HIAA) e
dellacido vanilmandelico (VMA).
La guaifenesina potenzia lazione dei sedativi e dei miorilassanti.
FENILEFRINA CLORIDRATO
La fenilefrina deve essere usata con cautela in associazione con i seguenti medicinali poiché sono state
riferite interazioni:
-Inibitori delle monoammine ossidasi (incluso moclobemide)
-Amine simpaticomimetiche
-Beta-bloccanti e altri antipertensivi (inclusi debrisochina, guanetidina, reserpina, metildopa)
-Antidepressivi triciclici (ad es. amitriptilina)
-Fenotiazidici usati come sedativi
-Alcaloidi dell'ergot (ergotamina e metisergide)
-Glicosidici cardiaci ad es. digitale
-Agenti anestetici alogenati quali ciclopropano, alotano, enflurano, isoflurano
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone
li manifestino.
Effetti indesiderati seri
Molto Rari (possono colpire fino a 1 persona su 10.000):
-reazioni allergiche che possono essere anche gravi quali eruzione cutanea, difficoltà a respirare, desquamazione della pelle, prurito, zone della pelle arrossate e gonfie, talvolta con respiro corto o gonfiore della bocca, labbra, lingua, gola o viso. Sono stati riportati casi molto rari di gravi
reazioni cutanee.
-può essere più soggetto a sanguinamenti, lividi, febbre e infezioni, come mal di gola e ulcere, a causa di alterazioni del sangue.
Altri effetti indesiderati
Comuni (possono colpire fino a 1 persona su 10):
-difficoltà del sonno (insonnia)
-diarrea, nausea (sensazione di malessere)
-nervosismo, tremori, irritabilità, irrequietezza o eccitabilità
-un aumento della pressione arteriosa con cefalea, capogiri, vomito (stato di malessere) e battito cardiaco irregolare (palpitazioni).
Rari (possono colpire fino a 1 persona su 1.000):
-mal di stomaco o disturbi di stomaco
-problemi al fegato
-un battito cardiaco più veloce o più lento
-disturbi agli occhi
-problemi al passaggio dellurina.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
-Gravidanza
PARACETAMOLO
I dati epidemiologici sulla somministrazione orale di dosi terapeutiche di paracetamolo non indicano effetti
avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Studi sulla riproduzione che hanno preso in
esame la somministrazione orale non hanno indicato segni di malformazioni o di tossicità sul feto.
GUAIFENESINA
La sicurezza della guaifenesina durante la gravidanza non è stata stabilita. Il prodotto non deve essere usato
durante la gravidanza.
FENILEFRINA CLORIDRATO
La sicurezza delluso di fenilefrina cloridrato durante la gravidanza non è stata stabilita.
Il prodotto non deve essere usato durante la gravidanza.
-Allattamento
PARACETAMOLO
Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non in quantità significative. Non sono stati riferiti effetti
indesiderati nei bambini.
GUAIFENESINA
La sicurezza della guaifenesina durante lallattamento non è stata stabilita. Il prodotto non deve essere usato
durante lallattamento.
FENILEFRINA CLORIDRATO
La sicurezza delluso di fenilefrina cloridrato durante lallattamento non è stata stabilita.
La fenilefrina può essere escreta nel latte materno.
Il prodotto non deve essere usato durante l'allattamento.
Formato
Confezione da 10 bustine.