Citrato Espresso Gabbiani Limone
Citrato espresso gabbiani limone
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- Minisan del prodotto: 011967015
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CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Lassativo INDICAZIONI
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Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient. Infiammazioni appendicolari. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione.
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
POSOLOGIA
- Adulti: un flacone.
- Bambini (al di sopra dei 2 anni): mezzo flacone.
Assumere preferibilmente la sera. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo ad eguata valutazione del singolo caso. Un flacone si scioglie in 50 ml di acqua
(4 cucchiai da tavola), mezzo flacone in 25 ml di acqua
(2 cucchiai da tavola). Si agita, si attende che l'effervescenza sia cessata, che la bevanda si sia riscaldata e si beve tiepida. Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del medicinale.
INTERAZIONI
I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitate quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciate trascorrere un intervallo di almeno due ore prima di prendere il lassativo.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave.
L'uso continuato, soprattutto in presenza di disfunzioni renali, puo' provocare un fenomeno di accumulo di magnesio nell'organismo, con una sequela di effetti collaterali, fra cui vertigine e stordimento.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient. Infiammazioni appendicolari. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione.
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
POSOLOGIA
- Adulti: un flacone.
- Bambini (al di sopra dei 2 anni): mezzo flacone.
Assumere preferibilmente la sera. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo ad eguata valutazione del singolo caso. Un flacone si scioglie in 50 ml di acqua
(4 cucchiai da tavola), mezzo flacone in 25 ml di acqua
(2 cucchiai da tavola). Si agita, si attende che l'effervescenza sia cessata, che la bevanda si sia riscaldata e si beve tiepida. Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del medicinale.
INTERAZIONI
I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitate quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciate trascorrere un intervallo di almeno due ore prima di prendere il lassativo.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave.
L'uso continuato, soprattutto in presenza di disfunzioni renali, puo' provocare un fenomeno di accumulo di magnesio nell'organismo, con una sequela di effetti collaterali, fra cui vertigine e stordimento.